La risposta è si….L’articolo dedicato al Gruppo Miretti è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Industrial Technology Magazine” (novembre).

Sicurezza in Zone Pericolose Affidabilità, Qualità e Innovazione nell’antideflagrante a livello mondiale

“…. Questa è solo una delle domande più frequenti quando si ha la necessità di rendere sicuri (“explosion proof protected”) i propri equipaggiamenti (siano questi motori diesel o veicoli industriali) per “Hazardous Areas” ….

“….Il settore dell’Oil&Gas On/Off Shore, le aziende petrolchimiche, le piattaforme petrolifere ecc… tutti luoghi in cui un motore o una macchina per la movimentazione deve poter operare in sicurezza….

L'articolo è stato pubblicato sia sulla rivista 
cartacea (numero di novembre 2020) sia nella
versione on-line del magazine.
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Altra domanda altrettanto frequente “Gli equipaggiamenti antideflagranti sono veramente a prova di esplosione?”. La risposta è si.

In questo caso, però, è opportuno aggiungere che è bene affidarsi ad un partner che possegga competenze tecniche e know how per supportare il cliente, seguirlo in tutte le fasi di progettazione, produzione e assistenza/ricambistica.

E’ da aspetti come questi, infatti, che deriva l’affidabilità di un brand impegnato nell’antideflagrante. Con tali presupposti opera a livello internazionale il Gruppo Miretti da più di 45 anni.

Quando si parla di antideflagrante si intende Sicurezza (per uomini, mezzi ed ambiente) nelle zone a rischio esplosione. In concreto si intente la messa in sicurezza di ogni equipaggiamento in base alle direttive di riferimento (diverse da paese a paese: ATEX, IECEX, CNEX, FM, NEC, EAC Ex…) eliminando ogni possibile causa di innesco, scintilla o calore che possa generare un’esplosione.

 

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Nessun intervento può definirsi standard ed è anche per questo che la Miretti negli anni ha voluto investire in Ricerca e Sviluppo avvalendosi di un ufficio tecnico (con ingegneri sia meccanici che elettrici) e un dipartimento di certificazioni entrambi interni all’azienda. Il dialogo con il cliente è costante. Il team Miretti mantiene, infatti, con il cliente uno scambio continuo di informazioni.

Non ci sono preclusioni – afferma Angelo Miretti, CEO del Gruppo – Trasformiamo qualsiasi motore. Ricordo solo alcuni brand: Caterpillar, Cummins, Atlas Copco, Volvo, Deutz, Perkins, MTU, John Deere, JCB, FPT etc…. Lavoriamo in modo indipendente e possiamo supportare il nostro cliente in tutto il mondo grazie all’approfondita conoscenza delle normative. Come Miretti siamo impegnati attivamente in molti comitati tecnici internazionali volti a discutere su regolamenti in vigore e su nuovi standard per il futuro. Questo è sicuramente un valore aggiunto che ci viene riconosciuto. Siamo un’azienda con un approccio al tema <hazardous areas> di tipo globale grazie anche alle sedi produttive e commerciali aperte in tutto il mondo”.

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Miretti può trasformare sia motori industriali che motori marini, Tier 3 e Tier 4 lavorando in costante relazione con i principali OEM. Fra le lavorazioni tipiche su un motore diesel ricordiamo gli interventi sulla linea di ingresso e su quella di scarico, la coibentazione delle superfici calde, il raffreddamento dei gasi di scarico, l’incapsulamento dei componenti scintillanti, il trattamento antistatico di alcune superfici.

Tante le soluzioni innovative che fanno parte del mondo antideflagrante Miretti. Fra queste c’è il Miretti FilterEx un sistema di raffreddamento dei gas di scarico innovativo, “compatto” e certificato.

Altra soluzione innovativa è rappresentata dal Miretti CoatEx che fornisce una barriera termica tra le superfici calde del motore (come, per esempio, il turbocompressore e il collettore di scarico) e l’atmosfera esterna.

La conversione è un’operazione meticolosa – afferma Matteo Stefanini, global sales and marketing director del Gruppo Miretti – che spesso implica lo smontaggio quasi totale dell’unità su cui andare ad allestire le soluzioni che le permettono di operare in zone pericolose”.

Miretti lavora perché le trasformazioni antideflagranti siano il più possibile “al servizio” dell’equipaggiamento su cui vengono montate. Le conversioni “explosion proof/flameproof” Miretti cercano di non alterare i componenti e le parti originali dell’unità OEM conservando il più possibile il layout, l’ergonomia e le prestazioni del motore originario.

Dove sta, quindi, la differenza?” >>> CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO O CONTATTA IL NOSTRO TEAM!!!

 

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